La coltivazione idroponica o floating system è una tecnica di coltivazione fuori suolo che avviene in assenza di terreno.

La coltura idroponica con pannelli Float System di Isolconfort prevede la coltivazione di ortive da foglia non direttamente sul terreno ma su pannelli in polistirolo forati lasciati galleggiare (flottare) in vasche di coltivazione riempite d’acqua con aggiunta di sostanze nutritive.

La semina diretta nei plateaux in polistirolo alveolari è una tecnica diffusa soprattutto per la coltivazione di insalate da taglio (lattughino, radicchietto, rucola, spinaci, valeriana, basilico, ecc) ed è particolarmente indicata per le produzioni di quarta gamma (ortaggi pronti all’uso) per le ottime prestazioni igieniche del sistema di coltivazione.

Come funziona la coltivazione idroponica

I pannelli Float System di Isolconfort, sono vassoi in polistirolo di grandi dimensioni fessurati a sezione tronco-conica. I fori presenti nel pannello vengono riempiti con un mix di substrati a base di vermiculite e perlite o di torba all’interno del quale viene piantato il seme, questa lavorazione avviene principalmente attraverso delle seminatrici.

Il pannello, una volta riempito viene posizionato in vasche di profondità variabile tra i 20 e i 50 cm colme d’acqua arieggiata ed integrata con elementi nutritivi.

I pannelli Float System di Isolconfort hanno uno spessore adatto a contenere sufficiente substrato per lo sviluppo della pianta permettendo, nel contempo, all’apparato radicale di emergere al di sotto del pannello così da immergersi nell’acqua ed assorbire gli elementi nutritivi.

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Il pannello dalle grandi dimensioni, ha una capacità di 4,82 lt/mq, è leggero, facilmente movimentabile ed è progettato con e senza smussi per agevolare l’ingresso in macchina nelle linee di coltivazione idroponica industriale automatizzate.

La pianta all’interno del substrato germoglia, radica e si sviluppa. Quando le ortive baby leaf, multifoglie o piante aromatiche, sono pronte per essere colte i vassoi vengono spostati in apposite macchine dotate di nastro trasportatore che fa avanzare i vassoi fino ad una lama per il taglio delle foglie. Le foglie vengono raccolte e poi, in base alla gamma di commercializzazione, lavate e confezionate.

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Quali sono i vantaggi dell’agricoltura idroponica

Sono diversi i vantaggi della coltivazione in serra idroponica: riduzione del consumo di suolo, risparmio idrico, destagionalizzazione, costi di produzione e gestione contenuti, tempi rapidi di semina e raccolta, pulizia del prodotto privo di residui di terreno, superiore omogeneità del prodotto, colore più brillante, facile gestione agronomica degli impianti, elevata competitività in termini di rendimento produttivo ma soprattutto miglioramento della qualità a livello di contenuti nutritivi per la salute: ferro, selenio, calcio, zinco e magnesio; ma anche per la minor presenza di nitrati negli ortaggi che possono essere limitati correggendo la composizione del nutriente presente nell’acqua o attraverso la sostituzione del liquido con acqua semplice alcuni giorni prima della raccolta del prodotto.

Risparmio idrico

Elevata produttività

Riduzione dei tempi di produzione

Miglior qualità e proprietà organolettiche

Costi di produzione contenuti

Destagionalizzazione

Perché utilizzare seminiere in polistirolo per le colture idroponiche

Il materiale più utilizzato nelle serre idroponiche per la produzione di orticole da taglio e ortaggi è il polistirolo espanso o EPS. Il polistirolo è un materiale salubre ed adatto al contatto con alimenti ma, soprattutto per questo particolare impiego, fondamentali sono le caratteristiche di leggerezza, non sprofonda se immerso in acqua ed impermeabilità.
I pannelli in EPS per sistemi idroponici sono igroscopici, non si deteriorano a contatto con l’acqua; L’acqua non scioglie o rovina il polistirolo, né attraversa le pareti delle celle chiuse, perciò non può venire assorbita se non tra gli interstizi residui fra le perle espanse. Il polistirolo, per immersione, può assorbire dal 2% al 4% di acqua in funzione della percentuale di sinterizzazione delle perle, risultando così il materiale più idoneo nelle coltivazioni idroponiche in serra.

 

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